ARTICOLI SULLA RELIGIONE CRISTIANA

sabato 24 luglio 2010

LA VITA DOPO LA MORTE


LA VITA DOPO LA MORTE




A cura di Martino Gerber e Giuliano Lattes, studiosi biblisti

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IL PARADISO CELESTE ESISTE

Gesù rassicurò i suoi apostoli sulla vita dopo la morte:

GIOVANNI: 14, 1-3

[1] "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.

[2] Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;

[3] quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.


GIOVANNI: 17, 24

[24] Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria,
quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

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Questo insegnamento della vita dopo la morte e del Paradiso Celeste era creduto dagli Apostoli,
ecco che anche San Paolo parla di questa realtà:

FILIPPESI: 1, 21-26

[21] Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.

[22] Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa debba scegliere.

[23] Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio;

[24] d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne.

[25] Per conto mio, sono convinto che resterò e continuerò a essere d'aiuto a voi tutti, per il progresso e la gioia della vostra fede,

[26] perché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo, con la mia nuova venuta tra voi.

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Gli atei e gli agnostici si illudono che dopo la morte non c'è più nulla, ma le Sacre Scritture ci insegnano
che dopo la morte l'anima continua a vivere.
Chi muore se è giusto viene portato in cielo, se è un peccatore viene portato negli inferi:

LUCA: 16, 19-31

[19] C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente.

[20] Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe,

[21] bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.

[22] Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.

[23] Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.

[24] Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.

[25] Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.

[26] Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.

[27] E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre,

[28] perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento.

[29] Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro.

[30] E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno.

[31] Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi".


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Citazioni Bibbia

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